Si è svolta ieri una nuova udienza del processo a carico di Enel con il controinterrogatorio del prof.
Minoia. Tra i fatti salienti, le domande
dell’Avv. Faggiano legale di parte del Comune che chiede al perito approfondimenti
sul “particolato” presente in maniera anomala rispetto alle aree urbane e
al nichel presente in valori di molto superiori alla norma e la
sua nocività per la salute umana . Il perito pur riconoscendo valori
rilevanti anche rispetto alle medie europee, non è in grado di dare delle
certezze sui danni alla salute, in quanto è stata tra l’altro trascurata
l’indagine della insiemistica degli elementi nocivi. Si torna sui danni alla
salute con l'Avv. Palmisano (Medicina
Democratica) che vorrebbe approfondire gli effetti sulla salute a causa della
esposizione professionale dei lavoratori alla polvere di carbone, ma le domande
non vengono ammesse in quanto si sfora il capo di imputazione del processo, che
ricordiamo è "imbrattamento",
anche se erano tese ad approfondire alcune dichiarazioni della
precedente udienza che facevano riferimento a danni alla salute.
Il controinterrogatorio del perito Prof. Minoia, viene aggiornato alla
successiva udienza a causa di altri carteggi presentati e dei quali il Giudice dovrà prendere
visione. E' il turno quindi del teste Faggiano, agronomo, il quale riferisce
che nel corso degli anni, nei suoi studi, ha notato varie anomalie a carico di
vite e altri ortaggi, riconducibili, a suo avviso ad inquinamento ambientale,
necrosi fogliare, ingiallimento, clorosi, fenomeni che si affievolivano man
mano che ci si allontanava dal nastro trasportatore. Anche in questo caso, ci
sono altre perizie da depositare e visionare, quindi anche il teste Faggiano,
sarà riascoltato alla prossima udienza. La testimonianza del Dottor. Portaluri
è stata direttamente spostata al 30 giugno e si passa quindi ad ascoltare
l'ultimo teste il Dott. Epifani, Dirigente del Servizio ambiente ed ecologia
della Provincia di Brindisi, il quale riferisce che furono commissionate dalla
Provincia indagini non specifiche sulla
dispersione delle polveri di carbone, ma più generiche di impatto ambientale . Furono per la precisione commissionate due
indagini di carattere ambientale una ad Arpa e Cnr del Salento e l’altra all’Enea. Molto interessanti le conclusioni delle
rilevazioni e delle caratterizzazioni prodotte nel 2007 e pubblicate nel 2010, ma dopo forte
opposizione dei legali Enel, non è possibile tenerne conto in quanto non è
stata acquisita articolata documentazione, quindi si rimanda anche questo. La giornata di oggi, a parte il solito
attacco degli Avvocati Enel volto a distruggere la precedente testimonianza del
perito Minoia, si potrebbe riassumere con tre parole “documentazione non
acquisita”. Tutto rimandato al 30 Giugno.
Leggi anche l'articolo di Roberta Grassi su BrindisiReport.it
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