mercoledì 18 dicembre 2013

ESTESO IL CAPO DI IMPUTAZIONE FINO A NOVEMBRE 2013

Riparte il processo Enel con una nuova udienza e ripartono gli interrogatori agli agricoltori e agli imprenditori di Cerano. Chiamato a deporre il primo teste Sig. Mitrotta, insegnante, agronomo, imprenditore agricolo e Presidente di una cantina sociale vinicola ed ex produttore di una ottima uva Malvasia. Di sua proprietà erano gli antichi vitigni a tendone che sono stati espiantati definitivamente dopo l'ordinanza del Sindaco del 2007.
In un altro interrogatorio una moglie di un imprenditore agricolo racconta degli interni della sua abitazione ricoperti da polvere nera e della vita quotidiana costretti a tenere quasi sempre le finestre chiuse evitando di camminare scalzi.  I contadini raccontano di come la provenienza dei loro prodotti sia diventata un marchio infame e della loro conseguente uscita dal mercato. Raccontano di una economia di un territorio completamente distrutta. 
La difesa Enel e il suo avvocato Michele Laforgia portano invece avanti la tesi che quella polvere non è carbone, o meglio, non è dimostrato che lo sia.
Intanto il pm della procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza, ha modificato il capo di imputazione estendendo le condotte contestate fino al novembre del 2013. E quindi non più in merito ai fatti relativi agli anni 2009 e 2010 ma fino a quest'anno, essendoci denunce fatte dai contadini fino al 2011. Tale estensione potrebbe forse ritardare il rischio di  prescrizione del reato.

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