mercoledì 30 gennaio 2013

SALUTE PUBBLICA. EMISSIONI INDUSTRIALI: LA POLITICA DEVE INVERTIRE LA ROTTA

Il tema della salvaguardia dell'ambiente e della salute a Brindisi è arrivato al redde rationem. A dicembre si sono conclusi i lavori di un tavolo tecnico convocato dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio Comunale e dal consigliere Salvatore Brigante.
Il tavolo tecnico  ha steso una relazione con analisi e proposte. Tra queste tre fondamentali:
1) non si può continuare a vivere su un sito gravemente inquinato, bisogna avviare le bonifiche;
2) si devono ridurre le emissioni complessive delle attività industriali;
3) non si può continuare a fare a meno del monitoraggio in continuo ai camini.

martedì 22 gennaio 2013

PIOVE SUL CARBONE: A BRINDISI L'ENEL RISCHIA IL BUIO. MA IL RIMEDIO E' FUORI LEGGE

di Tiziana Colluto   il fatto quotidiano  22 gennaio 2013 

Dopo il nubifragio del 15 gennaio, la centrale termoelettrica potrebbe bloccarsi perché il nastro che trasporta il combustibile fossile è allagato. La procura ferma le operazioni di drenaggio, perché senza autorizzazioni. E l’Arpa Puglia attacca: "Il comportamento dell'azienda è inaudito"

Fra dieci giorni, migliaia di pugliesi rischiano di rimane al buio. Ed Enel, da parte sua, a Brindisi, corre il pericolo di impantanarsi, perdendo la certificazione di qualità ambientale di cui si fregia. Non solo. Un altro capitolo è pronto ad arricchire, a sorpresa, la saga giudiziaria sull’inquinamento derivante dalla centrale a carbone di Cerano, tra le più grandi d’Europa. Sono queste le conseguenze più immediate che potrebbe avere l’allagamento del nastro trasportatore, dopo il nubifragio del 15 gennaio scorso. L’impianto termoelettrico, infatti, ha un’autonomia che non supera le due settimane. E il blocco dell’alimentazione potrebbe avere risvolti inediti. E’ lungo quei tredici km, che si snodano tra zona industriale e distese di carciofi, che viene convogliato il combustibile scaricato dalle navi che attraccano a Costa Morena. Duemila tonnellate all’ora, che si trasformano in 2.640Mw, potenza in grado di coprire il 5% dell’elettricità di tutta Italia, il 60% di tutta la Puglia.

sabato 19 gennaio 2013

L'ARPA BLOCCA LO SVUOTAMENTO DEL NASTRO TRASPORTATORE

(fonte: Brindisireport.it)
BRINDISI – L’Arpa e i vigili urbani di Brindisi, secondo fonti dell’amministrazione comunale del capoluogo, la notte scorsa alle 3 hanno proceduto al blocco della attività di svuotamento della trincea del nastro trasportatore Enel che rifornisce la centrale termoelettrica di Cerano. L’intervento sarebbe collegato allo sversamento nel vicino Fiume Grande e forse anche nei terreni circostanti delle acque aspirate dalle idrovore in questi giorni per vuotare i tratti della trincea allagati dal nubifragio di martedì scorso 15 gennaio.
Si tratta infatti di acque che si ritiene siano entrate in contatto con i residui di carbone depositati sul letto della trincea e nel nastro, diventando quindi reflui non scaricabili né sul terreno né in falda né in mare o corsi d’acqua. Sul posto, la notte scorsa, anche l’assessore Luperti, mentre in questi minuti sul posto si stanno recando il direttore di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, la dirigente del Dap Arpa Brindisi, Annamaria D’Agnano, ed il pm di turno alla procura della Repubblica di Brindisi, Iolanda Daniela Chimienti, per decidere eventuali, ulteriori iniziative. 

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martedì 15 gennaio 2013

COMUNICATO STAMPA MD SP

Processo ENEL: noi ci siamo.

Medicina Democratica e Salute Pubblica, difese dagli avvocati Stefano Palmisano e Andrea Casamassima, sono parti civili nel processo “Enel” pendente innanzi al Tribunale di Brindisi per l’inquinamento causato dalle polveri di carbone disperse dalla centrale termoelettrica di Cerano. Lo ha deciso lo stesso Tribunale di Brindisi all’udienza dibattimentale di oggi, 14 gennaio 2013.
E’ un provvedimento importante per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
In generale, perché costituisce una conferma ulteriore di un orientamento giurisprudenziale ormai radicato e civilmente qualificante: quello che, in relazione a reati che comportano la lesione di “interessi superindividuali”, ossia di beni comuni, riconosce diritti sostanziali e processuali ai cittadini associati in difesa di quegli stessi beni; più precisamente, garantisce la piena qualità di parte processuale, di parte civile per l’appunto, alle associazioni in cui quei cittadini si riuniscono, a patto che esse abbiano tutte le carte in regola, sostanziali e formali, per come enucleate dalle stesse sentenze dei giudici di merito e di legittimità.
In quanto tale, pertanto, questo condivisibilissimo principio giurisprudenziale non può che risultare gratificante, anzi ulteriormente stimolante, per tutti gli uomini e le donne di questo paese seriamente impegnati nella lotta per la difesa dei primi, vitali, beni comuni: proprio l’ambiente e la salute pubblica.
Nello specifico, l’ordinanza del Tribunale di Brindisi rappresenta un fondamentale riconoscimento per l’impegno, ormai di lunga data, di Medicina Democratica e Salute Pubblica a tutela (quantomeno in chiave di limitazione del danno) di questo sventurato territorio.
E questa è un’ottima notizia non solo per i militanti di M.D. e di S.P., ma per tutti coloro che con queste due Associazioni condividono tensione ideale e impegno politico.
In tal senso, quando mai fosse necessario, vogliamo ribadire sin d’ora che la costituzione di M.D. e di S.P. è, e così ci auguriamo venga percepita, patrimonio di tutto il movimento ambientalista brindisino, nonché di tutti i cittadini e le cittadine di questo territorio che con noi, in questo processo penale, vogliano percorrere la strada impervia della ricerca della verità e della giustizia sull’ininterrotto e devastante attentato che questa città, ormai da decenni, sta subendo alla sua aria, alle sue acque, alla sua terra ed alla sua popolazione.
Consapevoli che questa strada costituisce solo una parte del più lungo, tortuoso e duro percorso che questa terra non può più rinviare: quello di un riscatto civile basato sull’etica della responsabilità individuale e sulla partecipazione democratica alla vita pubblica.
Restano, comunque, i primi strumenti della prevenzione primaria: a sua volta, l’unica in grado, davvero, di tutelare l’ambiente e la salute delle persone.
Molto più di qualsiasi, pur importante, processo penale.
Brindisi, 14\1\2013
Per Medicina Democratica Per Salute Pubblica
Gino Stasi Stefano Palmisano

lunedì 14 gennaio 2013

ORDINANZA PROCESSO ENEL _PARTI CIVILI_

Il testo integrale dell'ordinanza della terza udienza del processo Enel.  
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ACCERTATO IL DANNO ALL'AMBIENTE.

ore 11, inizia la terza udienza del processo Enel e stavolta siamo tutti all'interno dell'aula benchè obbligati dalle forze dell'ordine ad abbottonarci e tirare su le zip affinchè non siano visibili le maglie nac indossate sotto le giacche! 

Appena iniziata e l'udienza è già sospesa per 30 min. causa il provvedimento d'urgenza da parte di Vendola che non avendo potuto convocare la giunta perché venisse adottata una decisione collegiale, ha firmato l'atto di conferimento dell'incarico all'avvocato Marcello Falcone, il quale ha richiesto la costituzione di parte civile per conto dell'ente regionale.
Il collegio difensivo degli imputati ha rigettato subito la richiesta in quanto carente di legittimazione: è da mesi che si parla di questo processo e la Regione avrebbe avuto tutto il tempo necessario per una richiesta da sottoporre al vaglio dell'intero esecutivo.


domenica 13 gennaio 2013

LA VIDEO LETTERA DELLE MAMME NAC

Le mamme No al Carbone si sono incontrate per chiedere attenzione per questo territorio e per i suoi figli, i bambini, i primi a subire senza colpa i danni dell' inquinamento da carbone e non solo. Con questa lettera si rivolgono ai magistrati, tutti e ciascuno, quelli impegnati nel processo ai dirigenti ENEL, quelli che hanno indagato, quelli che accusano, quelli che giudicano, che difendono così la nostra terra e i nostri diritti, ma anche il loro ruolo, il ruolo della giustizia di oggi sul futuro di tutti.


venerdì 11 gennaio 2013

CENTRALE ENEL : VIA ASCIONE ARRIVA BERTOLI

Cambio al vertice nella Centrale Enel Federico II di Brindisi. Antonino Ascione, uno degli imputati del processo in corso, lascia l’Unità di Business e si trasferisce nella sede Enel Roma, al suo posto subentra Francesco Bertoli.


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lunedì 7 gennaio 2013

7.01.13 SECONDA UDIENZA: LE PARTI CIVILI.

Ripreso stamattina il processo Enel con un’ udienza esclusivamente dedicata al dibattimento sull’ ammissibilità delle numerose istanze di costituzione di parte civile. All’esterno del tribunale la situazione era pressoché identica a quella del 12.12, giorno dell’apertura del processo, con un nostro presidio affiancato dagli attivisti del Wwf. L’unica differenza veramente sostanziale erano gli spazi dei grandi manifesti pubblicitari 6x3, che il 12 dicembre mostravano le foto della campagna contro il carbone di Greenpeace e stavolta invece facevano bella mostra dei grandi faccioni, da Bersani a Casini al resto della banda già pronti a fronteggiarsi tra loro, a discutere ed attaccarsi, sempre attenti però a non rispondere in maniera chiara e definitiva sulle questioni energetiche. Ma questa è un’altra storia. 

venerdì 4 gennaio 2013

LUNEDI' 7 SI TORNA IN TRIBUNALE



Lunedì 7 Gennaio alle ore 11 si torna in Tribunale per la seconda udienza del processo Enel.  Un processo molto importante per la città di Brindisi che vede sul banco degli imputati una delle aziende che più impattano sulla salute del territorio e di chi lo abita.
Lunedì, insieme al nostro avvocato Albino Quarta, saremo in quell’aula di tribunale dove verranno valutate le oltre 50 richieste di costituzione di parte civile; coscienti che quei capi d’imputazione, di imbrattamento e danneggiamento, sono a dir poco irrisori rispetto all’inquinamento reale dell’aria, dell’acqua, dei terreni e all’impatto sulla salute dei cittadini e soprattutto dei bambini.
Attraverso le pagine di questo blog, fino a quando ci sarà concesso, vi terremo aggiornati con dei resoconti direttamente dall’aula, auspicando che questo sia solo il primo passo verso quello che un giorno potrà essere l’accertamento della verità sui costi ambientali e sociali che il carbone dell’Enel provoca su Brindisi.